Le bandiere Scozzesi

The Saltire and the Lion

Storia delle bandiere Scozzesi

Il Regno di Scozia (Alba, Rioghachd na h’Albannach) nacque nell’844 dall’unione di quattro regni celti. Minacciato dalle potenze vicine (Norvegia, Inghilterra) e indebolito da lotte dinastiche, riuscì tuttavia a riaffermare la propria indipendenza a più riprese. Essendo un regno cattolico alleato con la Francia, con l’avvento dell’anglicanesimo, i dissidi con l’Inghilterra si acuirono e non si placarono nemmeno quando, alla morte di Elisabetta Tudor nel 1603, il re scozzese Giacomo VI Stuart divenne anche re d’Inghilterra col nome di Giacomo I. Dal 1707 è parte della Gran Bretagna. Il leone e la croce di Sant’Andrea caratterizzano da secoli i vessilli scozzesi.

Il Leone rosso rampante

Il leone rampante rosso in campo giallo risalirebbe al 1165, a re Guglielmo il Leone, e nel 1222 fu posto sulle armi di Alessandro II; la cinta con i gigli, aggiunta in onore dell’alleanza con la Francia, è forse da attribuire al re Alessandro III (1249); nella stessa epoca sarebbe comparsa la bandiera. La sua esposizione, peraltro molto diffusa, da parte dei privati cittadini è, a rigore, illegale; infatti è vessillo di stato e stendardo reale di Scozia, e l’uso civile è consentito solo con molte limitazioni. Dal 1603 costituisce il secondo quarto dello stendardo reale britannico.

Origine della bandiera reale di Scozia

William, succeduto al padre, Malcolm IV di 1165, fu conosciuto come William il leone, ma non c’è prova assoluta che il leone rampante si sia trasformato nell'”Arms of Dominion of Scotland” prima di 1222, quando è comparso nella guarnizione dell’emblema di suo figlio suo figlio, Alexander II.

La Volpe-Davies in una “Guida completa all’Araldica” conferma e dice “di Caledonia, l’uso del leone può essere derivato dalle armi degli antichi “Earls” del Northumberland e di Huntingdon, da cui alcuni re scozzesi sono discesi…“.
La Volpe-Davies inoltre accenna a una spiegazione leggendaria da Nisbet secondo cui, “…il leone è stato adottato come insegna della Scozia dal primo fondare della monarchia, re Fergus I, personaggio quasi mitico, circa 300 bC”.

William il leone (1143-1214) è accreditato generalmente come autore dell’adozione del questo simbolo, anche se le origini della simbologia sono incerte. Si è definito come “il Leone di Giustizia” o “Leone di Coraggio”.
1222: uso conosciuto sotto Alexander II, su una miniatura. Inoltre appare su un’illustrazione di Alexander III. Il disegno era sorprendentemente complesso per il periodo in questione, (“fleury fleury di doppio tressure” il contro è collegato con il fleur de lys francese, anche se quello non è conosciuto fino al 1223 in Francia).
Prima di allora, si portava uno stendardo reale scozzese con un drago (noto nel 1138). Nisbet cita prima di Cristo l’uso del leone rampante da Fergus I in 300, anche se non esiste prova di ciò.
James VI ha organizzato le armi del Regno Unito dopo l’unione delle corone (1605), usando il leone rampante, i tre leoni “di figura osservanti”, “fleur de ly”s ed arpe irlandesi. Il leone rampante è molto usato nelle armi dei nobili in Scozia (per esempio, Lord Lyon King of Arms, arecchi clans).
1998: La regina Elizabeth ha cominciato ad usare uno stendardo reale scozzese in Scozia.
“Tutte le bandiere araldiche in Scozia cadono sotto la giurisdizione legale del Lord Lyon King of Arms, ai termini di Legge dell’atto del Parlamento del 1672. 47 e sotto 30 & 31 Vict. atto. 17. Le regole del Lord Lyon King of Arms che disciplinano l’esposizione delle bandiere araldiche sono da applicarsi in Scozia. I dubbi e le domande in relazione vanno riferite all’ufficio del Lord Lyon King of Arms, nuova Camera del registro di HM, Edinburgh, EH1 3YT, telefono 0131-556-7255”. (!!!) Il “double tressure flory-counter-flory” è stato aggiunto come differenziazione dalle armi dell’Earl of Fife. L’Earldom è ancora in possesso della stessa famiglia che ancora mostrano il leone rampante, rosso.

Statuto giuridico

La vecchia bandiera scozzese è ancora valida. In senso stretto, dovrebbe essere usata soltanto dalla regina nella sua figura di regina degli Scozzesi. Nella realtà, si tende ad usarla come seconda bandiera nazionale.

È da sottolineare che questa bandiera dovrebbe essere usata soltanto dal re di Scozia (o dalla regina di Scozia). Ciò significa che nessuno ortrebbe utilizzarla, dal momento che non c’è un regno di Scozia dal 1707.

L’erede formale, il duca di Rothesay (ovvero, il principe del Galles), è autorizzato a portare quest’arma scozzese come scudo sulle sue armi e la bandiera scozzese, come scritto nel registro dell’Ufficio del Lord Lyon King of Arms. Si ricorda per conto di Sir Thomas Innes della Società Aralduca Scozzese del Learney, che il re Georgio V si rivolse all’Ufficio del Lord Lyon King of Arms ammonendolo a non concedere il diritto di fabbricazione di tali vessilli.

Un tale gesto da parte del re era non solo antistorico ed inconstituzionale, ma decisamente illegale e contrario alla forma dei diritti del 1689 che pribisce al partito regale di interferire nelle azioni dell’ordinamento giudiziario Scozzese.

Non vale del tutto l’idea della regalità della regina (o re) d’Inghilterra sulla Scozia, almeno formalmente. Legalmente è sovrano della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord (da una Legge passata sotto il regno di Guglielmo III, poi modificato dall’Act of Union con l’Irlanda nel 1800 ed il decreto di Legge sull’Irlanda del 920, che ha ridefinito l’Irlanda a significare l’Irlanda “del Nord”).

D’altra parte, L’Act of Union del 1707 in senso stretto non ha estinto la Scozia come regno separato, ma ne ha dato il controllo al Parlamento di Westminster.

Ha estinto però la normativa giuridica scozzese, e alcuni movimenti nazionalisti in Scozia sollevano questioni politiche per riottenerla. La Legge citata sopra ha stabilito che la Scozia e l’Inghilterra hanno lo stesso monarca. In pratica ci sono una bandiera reale (il leone rosso) e armi reali per la Scozia, utilizzate per le procedure di governo scozzese. La bandiera con il leone rosso sventola sulle case da Dover a Londra e nuovamente sulla Cappella di St. Andrew a Edinburo. Né possiamo affermare che re Georgio abbia interferito con l’ordinamento giudiziario, perché è pratica corrente che il monarca stabilisca le bandiere e le armi dei domini della corona (per esempio la bandiera moderna del Canada). L’avvenimento citato si riferisce a una garanzia reale firmata da Georgio V il 3 settembre 1934 che permette l’uso del leone rosso come “…contrassegno di lealtà…”. Il Lord Lyon King of Arms ora considera dal punto di vista ufficiale questo permesso relativo “all’uso decorativo”
Pur tuttavia in disaccordo con l’esposizione generalizzata del leone rosso è arrivato a minacciare i consiglieri della città di Cumbernauld per una Legge passata nel 1679 che prevedeva la pena di morte per il reato di “abuso delle insegne reali”.

 “…Un cambiamento piuttosto sorprendente è stato annunciato recentemente. Interessa il palazzo scozzese della Camera di Holyrood a Edinburo. D’ora in poi su sventolerà il vessillo reale scozzese antico (leone rosso sfrenato su oro in un doppio tressure di gule) a meno che la regina sia in residenza, nel qual caso sarà issato lo stendrdo reale corrente, che per questo motivo non cambia il nord del bordo, anche se le armi su cui è basato…”.

Armi reali di Scozia

“…La Scozia ha relativa propria versione del campione reale in cui il leone rosso sfrenato occupa le posizioni maggiori nella prima e quarta partizione, mentre i tre leoni dell’Inghilterra hanno luogo nella seconda e l’arpa dell’Irlanda nella terza…”.
Nel 1953 il ministro per la Scozia ha sollevato il problema perchè questa forma non è stata impiegata quando sua Maestà era in residenza in Scozia.

In risposta è stato precisato che la versione delle armi reali adottate ufficialmente nel 1801 era quella che è per Inghilterra nella prima e quarta partizione e la Scozia nel secondo e questo è sempre stato sia in Scozia che nel Commonwealth. Tuttavia fu acconsentito alla pratica per la quale in presenza di un alto esponente Scozzese sia esposta la versione scozzese delle armi reali.

Così esiste una versione scozzese delle armi reali ma l’uso è limitato e dietro accordo espresso del sovrano. L’unica vera e legale bandiera reale scozzese riproduce il leone rosso sfrenato incorniciato di rosso in campo oro…

La croce di Sant’Andrea.

La croce di ant’Andrea è una delle più vecchie bandiere nazionali, forse seconda solo al “Dannebrog” Danese e risalirebbe almeno al dodicesimo secolo.
Andrea era uno dei discipoli del Cristo che la leggenda dice essere stato attivo in Scizia e crocefisso su una croce con le braccia diagonali.

Costantino desiderò sottrarne il corpo da Constantinopoli, un monaco greco fu avvertito da un angelo di questa intenzione ed fu incaricato di nasconderla al confine delle terre conosciute, ma naufragò in Scozia. Alcune reliquie di Andrea furono conservati a St. Andrew, Scozia, dal Vescovo di Hexham in 733 dC (l’abbazia di Hexham inoltre è dedicata a Sant’Andrea). Nel 1160, fu eretta la cattedrale di Sant’Andrea e le reliquie del santo sono state ivi conservate fino alla distruzione della cattedrale durante la riforma.

Le notizie più in antiche riguardo alla bandiera di Sant’Andrea sono del 1165, anno vi è un riferimento in relazione ad una battaglia del IX° secolo. La fonte è del XVI° secolo, anche se oggi non rimane nessuna traccia della fonte originale.
La croce di Sant’Andrea come simbolo scozzese ha origini oscure e antichissime, probabilmente anteriori all’anno mille, ma la sua comparsa su bandiere a fondo scuro (nero, poi mutato in blu) risalirebbe al periodo dell’alleanza coi francesi (1385). Di sicuro nel XVI secolo diventò l’insegna marittima del regno. L’apostolo Andrea, patrono di Scozia dal 740, subì il martirio nell’anno 69 su una croce inclinata.

Il campo della bandiera presenta spesso una tonalità chiara, che oggi sembrerebbe prevalere, tanto che c’e una tendenza a renderla ufficiale. Tuttava il blu scuro resta storicamente più corretto.

Le date significative:

1180: la più antica rappresentazione della bandiera di Sant’Andrea è su una illustrazione dalla chiesa di St. Andrews, in cui è usata come emblema religioso, non civile.
1286: la croce decussata di Sant’Andrea comincia ad essere conosciuta come emblema nazionale Scozzese (vessillo dei “guardiani di Scotia”).
1385: tutti i soldati Scozzesi hanno cucito un “saltire” sulla propria uniforme (spesso su nero invece che azzurro, il colore dello sfondo sembra avere poca importanza).
1385: le ordinanze per l’uso sulle uniformi militari prescrivono: “…ogni Francese o Scozzese porterà un segno avanti e dietro, vale a dire, una croce decussata di Sant’Andrea bianca e se la sua divisa è bianca o bianco cil cappotto la porterà su una pezza di panno nero rotondo o quadrato.”

1512: “…pagamento per un rotolo di stoffa blu (tessuto di lana) per la bandiera di una nave “…con i cuori di Sanct Androis nei myddis…”.

1388: il signore (Earl) di Douglas utilizza una croce decussata e un leone.

1503: il primo documentato uso della croce trasversale, ma il campo era rosso, non blu (“Vienna Book of Hours”).
1512: i vassalli del Lord Gran Tesoriere accennano all’uso di vessilli blu.
1540: “…trasportati sedici “elnis” rossi e “taffites” gialli per la produzione di tre “ensigns” (bandiere navali). Trasportato per la produzione di croci di “traverso” quattro “taffities” bianchi, mezzo “elnis” di Genova.
Nella trasposizione dell’antico Scozzese nell’Inglese moderno ove il significato sia certo. Presumo che “elnis/elnes” sia un unità di misura e “taffities” un tipo di tessuto. Il rosso ed il giallo erano i colori della livrea delgli Stuart ed a volte usati come campo della croce decussata bianca. Non abbiamo indicazione di come i due colori fossero disposti.
1542: la prima documentata illustrazione della croce di Sant’Andrea su un campo blu, ancora conservata (“Armorial” di Sir David Lindsay).
Regno di James IV: la nave ammiraglia “Gran Michael” spiegava una bandiera con la croce decussata con al battente un leone rosso sul fondo giallo (oro).
Tre vascelli scozzesi sono rappresentati mentre spiegano “Saltires”.
1606: James VI (di Scozia) /James I (d’Inghilterra) ha unito le bandiere scozzesi ed inglesi nell’Union Jack.
1707: La regina Anne ha continuato a usare il disegno di James VI/I. E’ nota una versione scozzese, con il “saltire” sopra la croce di San Giorgio.
1801: Introdotto l’attuale Union Jack.
anni 70: il “Saltire” scozzese è si afferma nell’uso in Scozia.
1° luglio 1999: l’Union Jack e il “Saltire” sono stati usati entrambi all’apertura del Parlamento scozzese, benchè, in genere sia issato soltanto il “Saltire” Scozzese.

Origine leggendaria

Una leggenda interessante spiega come il “Saltire” bianco su sfondo blu, la più antica bandiera nel commonwealth britannico, derivi da una battaglia combattuta, a poco più di un miglio dall’attuale Markle, presso la parrocchia di Prestonkirk nel Lothian orientale, nelle epoche oscure del primo medioevo fra i Pitti e gli Scoti da una parte e le truppe di confine della Northumbria dall’altra. Sono varie le versioni del racconto ma è generalmente collocata intorno all’ottavo secolo. un esercito di Pitti e Scoti guidati dal re Hungus (Angus) fu circondato da una forza avversaria condotta dal apo Athelstan. Hungus pregò sinceramente Dio ed il Santo che si manifestò annunciandogli la vittoria. Il giorno seguente, quando la battaglia iniziò, l’apparizione del “Saltire” bianco (la traversa diagonale su cui l’apostolo era stato martirizzato) fu vista da tutti stagliarsi contro il cielo blu. Con ciò la vittoria fu della coalizione. Il re Athelstan fu sbaragliato presso un luogo oggi noto come Athelstaneford. Quest “miracolo” può essere all’origine del grido di guerra “…Markle..!”. In un villaggio del Lothian orientale vicino a Athelstaneford, una associazione commemora e discute a proposito della croce bianca decussata in campo blu.

Protokletos, o “chiamato per primo”, è il soprannome dato all’apostolo Andrea nella chiesa greca arcaica. Ciò deriva dal fatto che nei testi di Giovanni è il primo discepolo nominato. (Giovanni, 1:40).
Lui e un altro discepolo (non specificato) di Giovanni il Battista erano presenti quando, il giorno seguente il battesimo del Signore, Giovanni vide Gesù e disse: “…Osservate l’agnello di Dio…”. I due allora passarono la giornata con Gesù. Il rimo gesto di Andrea fu di rivolgersi al fratello Simone, dicendo: “…Abbiamo trovato il Messiah…”. Gesù, nel vedere Simone, disse: “Se Simone, figlio di Giovanni (Giovanni: in ebraico, “Yochanan”. Spesso tradotto con “Jonah “(Simon bar Jonah). ). Sarete chiamati Cephas (“Cephas”, or “Kefas”: ebraico per “pietra, roccia”; in greco, “Petros”, da cui “Pietro”.
Questo brano di Giovanni racconta l’incontro dei due fratelli con Gesù sul limite della Galilea a Bethsaida, piuttosto vago nei Vangeli di Matteo e Marco:
“Venite, seguitemi e vi renderò pescatori di uomini…”. Immediatamente lasciarono le loro reti e lo seguirono. “(Matteo 4:19,20; Marco 1:17,18)
Andrea (commemorato il 30 novembre) sembra essere una figura credibile: fu lui che preso dal ragazzo i cinque pani d’orzo e i due pesci orgendoli a Gesù. E quando un grupo di Greci volle vedere Gesù, Filippo si rivolse ad Andrea, per organizzare l’evento. “Per la sua disponibilità e la capacità di diffondere il Verbo di Cristo, Sant’Andrea è stato sempre associato in modo particolare all’attività missionaria…”.

Andrea è conosciuto come uno dei sette campioni della cristianità, gli altri che sono: Georgio d’Inghilterra, David (Dyfidd) del Galles, Patrizio (Patrick) d’Irlanda, Dionigi (Denis) di Francia, Giacomo (Santiago) di Spagna ed Antonio da Padova, italiano. La croce decussata (Saltire) si è trasformata da tempo nel simbolo di Scozia, anche se c’è voluto un certo periodo prima che fosse definita nei colori attuali: gli eserciti scozzesi medioevali dovevano disporre le fasce in contrapposizione al colore del panno delle sopravesti, bianco se il corpetto fosse stato scuro. Oggi la croce di Sant’Andrea non solo forma parte dell’Union Jack britannico, ma ha un ruolo nel rinascente nazionalismo russo, dato che Andrea è anche patrono della Russia. Pietro il grande si è ispirato alla bandiera olandese ed ha scambiato i colori per la bandiera dello stato russo, ma ha anche adottato la bandiera della Scozia invertendone i colori per una bandiera navale di stato. Ciò che resta delle reliquie di Andrea è stato trasferito ad Amalfi (40km da Napoli), nel 1208 e nel quindicesimo secolo la sua testa fu portata a Roma. Paolo VI nel 1964 ha restituito la testa a Patrai come segno di amicizia nei confronti della chiesa ortodossa greca.

Nel diciassettesimo secolo in Scozia, i colori portati dai reggimenti di fanteria che hanno combattuto contro Cromwell tra 1648 e il 1650 sono di un’ampia varietà. Furono issati “Saltires” gialli su nero, nero su giallo, bianco su rosso, rosso su bianco, bianco su giallo, bianco su nero, bianco su verde, rosso su giallo, giallo su rosso, bianco su campi rossoblu, gialli e bianchi sovraposti su azzurro e per quelli senza fantasia, “Saltires” bianchi sull’azzurro. La scelta dei colori sembra essere derivata dai colori della livrea del colonnello comandante. Perciò il “Saltire” in sé era “…il contrassegno nazionale…” piuttosto che una specifica combinazione di simbolo e colori.

Sullo stesso tema, un manoscritto del sedicesimo secolo custodito presso la “Koninklijke Bibliotheek” all’Aia, che contiene un rotolo di “armi” dei “noblemen” scozzesi (ms 130 B 12; datato a c. 1592). Il primo foglio mostra le armi del re. Il primo lato caricato dell’unicorno che regge una bandiera con le grandi armi, ma la seconda partizione porta una bandiera che è “barry of six gules and or” (sei bande rosse in campo oro) e a croce decussata d’argento sopra tutto.

Colore e disegno del “Saltire”

Una delibera del Parlamento scozzese ha determinato i parametri per la tonalità ottimale d’azzurro scegliendo il Pantone 300, “azzurro”, o “blu chiaro”. La decisione del comitato era soltanto consultiva fu inoltrata a Jim Wallace, il ministro della giustizia, per la ratifica. La proposta in primo luogo partì dal Parlamento scozzese nel 2000 anno in cui George Reid, un ragioniere pensionato, presentò una richiesta al comitato delle petizioni pubbliche. Circa un anno a seguire, il comitato per l’istruzione prese in considerazione la petizione e decise che l’argomento non era di pertinenza del Parlamento Scozzese e che i membri dello stesso non avevano voce in materia. Tuttavia, l’autorità araldica Scozzese, Lord Lyon King of Arms, sostenne essere pertinente ai poteri dell'”Holyrood” cui il sig. Reid ripresentò la petizione. Mike Russell, MSP per il sud della Scozia ha notato che il verdetto del comitato non avrebbe carattere definitivo ma equivarrebbe “…a raccomandazione viva e graziosa…“.
senti a Culloden)

Prima di ciò non v’era colore ufficiale e dichiarato per la bandiera scozzese. Nel 1998 “l’Istituto per la Bandiera” ha suggerito Pantone 300 per l’azzurro, ma spesso una tonalità ancora più chiara, come il Pantone 299 o addirittura 279, è usata nelle bandiere reali (Lord Lyon King of Arms usa “l’azzurro del blu oltremare con il bianco aggiunto”). Il fatto importante è che è più chiaro del blu scuro usato nell’Union Jack.

Ma le prime bandiere di questo tipo di cui si abbia notizia e aventi come variante il campo di un azzurro più tenue, furono innalzate da alcuni reggimenti privati all’epoca delle guerre d’indipendenza di Bonnie Prince Charlie (1689-1745) (2nd btn – Lord Ogilvy’s Rgt e Stuart of Appin’s Rgt con sovrapposto un triplice cardo, entrambi presenti a Cullodeen).

Nella “Storia della bandiera scozzese” di McMillan e nella contitolata di Stewart (1925) si suggerisce che la bandiera aveva l’azzurro del cielo e che l’azzurro “indaco” [comunemente in uso all’inizio del XX° secolo] è stato adottato per soddisfare le esigenze dei marinai di un colore pratico e “resistente” prima dell’invenzione delle tinture moderne di tonalità più chiara. Citando sir Herbert Maxwell, “una delle nostre prime autorità storiche scozzesi”, deve “rammaricarsi che nell’uso dei creatori della bandiera, non sia un azzurro “araldico”, ma una sfumatura di blu marino, che appare quasi nero contro il cielo, dimenicando l’origine celeste del ensign”.

Nel 1937, il fabbricante di bandiere Edgington ha chiesto al Ministero della marina la tonalità corretta de’azzurro per il campo della croce di Sant’Andrea dopo che fu rifiutata una fornitura per l’incoronazione a causa dell’errata tonalità. (ADM 1/9118 Ufficio del Pubblico Registro di Kew.).
l’Ente scozzese ha citato Lord Lyon King of Arms sostenendo l’azzurro da identificarsi in un blu “chiaro”.

Dimensioni e proporzioni

Non esiste un documento specifico determinante le proporzioni corrette e univoche della bandiera di Sant’Andrea.

Sono dimensioni comuni: 5:3, 2:1, 1:1, 4:3. Quest’ultima era la dimensione raccomandata dal Lord Lyon King of Arms. Ma la nuova edizione di BR20, pubblicata dal Ministero della difesa (e basata su una raccomandazione del “London College of Arms”), privilegia il rapporto 3:5. L’ufficio del Lord Lyon King of Arms suggerisce ora il rapporto 5:4, mentre la società della St. Andrews di Glasgow ha pubblicato le specifiche (purtroppo non datate) che mostrano 3:2.
In tutti i casi la larghezza del braccio della croce è uguale ad un quinto di larghezza della bandiera (come nell’unione Jack corrente).
Il Parlamento scozzese non ha ancora preso una decisione.
Le armi reali della Scozia sono così descritte: “or, a lion rampant gules, armed and langued azure, within a double tressure flory-counter-flory of the second”. Molti produttori di bandiere omettono semplicemente l’azzurro della lingua e degli artigli perché il procedimento di stampa può creare problemi di sovrastampa per l’azzurro o un aumento del costo di produzione (le bandiere del leone in Scozia tendono ad essere di tipo economico, esemplari ufficiali a parte) .

“Scottish Red Ensign”

La bandiera mercantile (Scottish Red Ensign) risale al periodo cromwelliano (1649-60). Dopo l’unione parlamentare con l’inghilterra del 1707, l’insegna scozzese fu abolita e rimpiazzata con l’analoga britannica recante il primo Union Jack nel cantone.

Le Contee Scozzesi

Le Contee ed i Territori non dispongono di vessilli ufficiali. Tuttavia, è generalizzato l’uso delle piccole armi su uno stendardo bianco o di altri colori. In alcuni casi, come il Montrose, possono esservi varianti stilistiche moderne degli elementi d’arme. Aberdeenshire e East Renfrewshire non hanno deliberato, ad oggi, a proposito di alcuna arma o bandiera. Le armi delle contee spesso coincidono o comprendono quelle dei principali Clans originari della zona. Per le questioni araldiche e giuridiche, risponde e delibera l’Ufficio del Lord Lyon King of Arms. Per lo studio e la registrazione, The Heraldry Society of Scotland.
Alcune regioni (anche autonome), posseggono una propria bandiera. E’ il caso delle isole Ebridi, delle Orcadi ed altre isole dell’Ovest e del Nord.

Fonti:

Lord Lyon King of Arms office, The Heraldry Society of Scotland, Elizabeth Cantlie – Public Information Service, The Flag Bulletin, The Scottish Parliament, Withney Smith, Stuart Notholt, Graham Bartram, Kenneth Campbell Fraser, David Prothero, Thomas Middlemass, Zeljko Heimer, Mike Oettle, Ian Sumner, Joe McMillan, Graham Bartram, Ken Bagnall, Antnio Martins-Tuvlkin, Christopher Southworth, Thomas Murray, James Dignan, Randy Young, Sean McKinnis, Simon Kershaw.

[ Articolo pubblicato il 20/07/06 e scritto da “kommios” ]

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