
Questo meraviglio paesino del Finistére prende il nome da un monaco irlandese (Ronan) giunto in Bretagna per portare il cattolicesimo.
Ronan era molto amato sia dalla aristocrazia che dal popolo, e una antica leggenda racconta di come, dopo la sua morte, i principi di Bretagna fecero a gara per seppellire il corpo del monaco nei propri territori. Un carro trainato da 2 buoi senza alcuna guida, ma scortato dai pretendenti, prese a muoversi finché, una notte, si arrestò. Non riuscendo a scaricare dal carro la cassa contenente il feretro questi decisero di passare la notte e prendere decisioni il giorno successivo, ma quando si svegliarono il carro ed il corpo di Ronan si erano pietrificati. Fu così costruita una chiesa attorno a questo “monumento” ed il luogo venne chiamato Loc Ronan “luogo di Ronan”.
Locronan divenne, nel XVI e XVII secolo, una delle più importanti produttrici di tele di lino con oltre 6000 pezze fabbricate all’anno ed esportate soprattutto in Scozia e Spagna. Purtroppo nei primi anni del 1900 questo commercio subì un costante declino sino alla sua assoluta scomparsa.

La Grand’ Place è un monumento storico di ineguagliabile bellezza al centro della quale campeggia l’antico pozzo di acqua potabile. Nella piazza si trovano degli interessantissimi negozi come ad esempio:
– “Le loup garou”, dove si possono acquistare sidro, birre e liquori in genere, sale di Guerande ed altre spezie, Galettes e palettes e le famose caramelle al burro salato.
– “Librerie Celtique”, dove si possono trovare (al 2° piano) libri su tutto il mondo bretone, musicale, navale, gastronomico, storico, politico etc, e CD con qualche “rarità”.
Non bisogna però lasciare Locronan senza aver assaggiato il Kouign aman della boulangerie della piazza.

Sempre nella piazza si trova la chiesa di Saint-Ronan con il “corpo statuario” del santo nella navata di destra.
A Locronan è stato girato il film “Tess” di Roman Polansky che per mantenere il borgo più “antico” possibile fece togliere dai tetti delle case tutte le antenne televisive portando, a spese della produzione, la TV via cavo. Infatti ancora oggi non c’ è assolutamente alcuna antenna o parabola sui tetti di Locronan.