San Patrizio: le preghiere

Premessa: dagli eremiti ai monaci

L’Irlanda rappresenta un caso eccezionale nella storia della religione, essendo l’unica terra in cui il cristianesimo venne introdotto senza spargimento di sangue. Non esistono martiri irlandesi (almeno fino al 1600)”, così alla fine del quinto secolo e nei primi anni del sesto, gli irlandesi “trovarono una soluzione, da loro definita il Martirio Verde in opposizione al tradizionale Martirio Rosso (…) (cfr. gli anacoreti del deserto egiziano o delle regioni al nord della Russia – ndr). I Martiri Verdi furono coloro che, rinunciando alle comodità e ai piaceri della comune società, si ritirarono nei boschi, o in cima a una montagna deserta, oppure in un’isola deserta (…) per studiare le Sacre Scritture ed essere in comunione con Dio.” 
(CAHILL, Thomas, Come gli Irlandesi salvarono la civiltà, Fazi Editore, 1998, p. 168)

Ma con l’affluenza di sempre più numerosi fedeli agli eremi, essi “vennero in gran parte e rapidamente abbandonati in favore del monachesimo, un movimento che (…) assoggettava (…) a una forma di contratto sociale. Poiché in Irlanda non esistevano le città, questi complessi monastici si trasformarono rapidamente nei primi nuclei abitati, i centri propulsori di una prosperità, estesa all’arte e agli studi, senza precedenti.” 
(Ibidem, p. 170)

L’antico potere dei druidi, i quali vissero pregando nei boschi sacri era stato trasferito senza difficoltà ai martiri Verdi, che a loro volta vivevano e pregavano nei boschi sacri. Ma la possibilità di accedere ai testi della biblioteca greco-romana – vale a dire, a tutte le scienze classiche e alla saggezza degli antichi – da parte dei nuovi druidi letterati, successori monastici dei Martiri Verdi, creò gradualmente dei centri di sapere e di ricchezza fino a quel momento inusitati in Irlanda.” 
(Ibidem, p. 174) 

 La “Benedizione del Viaggiatore Irlandese”

Gli scritti di San Patrizio furono apprezzati per la loro schiettezza e semplicità, tra i quali ricordiamo la “Benedizione del Viaggiatore Irlandese” (Irish journey blessing):

“May the road rise to meet you,
may the wind be always at your back,
may the sun shine warm upon your face,
and the rains fall soft upon your fields and,
until we meet again,
may God hold you in the palm of His hand.”

“Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il sole splenda caldo sul tuo viso,
e la pioggia cada dolce nei campi attorno e,
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.”

La corazza di San Patrizio

Romano Guardini nota: “nonostante tutti gli apparenti dualismi derivanti da tensioni ascetiche o da contrasti storici, la fede cristiana sa d’un autentico, anzi di uno speciale valore della materia e della corporeità.” 
[GUARDINI, Romano, Studi su Dante, Morcelliana, 1967, p. 231].
La seguente, incredibile e affascinante, preghiera lo conferma:

“Io sorgo oggi
Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,
Alla fede nell’Essere Uno e Trino,
Alla confessione dell’unità
Del Creatore del Creato.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,
Alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,
Alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,
Alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza dell’amore dei cherubini,
In obbedienza agli angeli,
Al servizio degli arcangeli,
Nella speranza della resurrezione e della ricompensa,
Nelle preghiere dei patriarchi,
Nelle predizioni dei profeti,
Nella predicazione degli Apostoli,
Nella fede dei confessori,
Nell’innocenza delle sante vergini,
Nelle imprese degli uomini giusti.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza del cielo:
Luce del sole,
Fulgore della luna,
Splendore del fuoco,
Velocità del lampo,
Rapidità del vento,
Profondità del mare,
Stabilità della terra,
Saldezza della roccia.
Io sorgo oggi
Grazie alla forza del Signore che mi guida:
Il potere di Dio per sollevarmi,
La saggezza di Dio per guidarmi,
L’occhio di Dio per guardare davanti a me,
L’orecchio di Dio per udirmi,
La parola di Dio a parlare per me,
La mano di Dio a difendermi,
la via di Dio che si apre davanti a me,
Lo scudo di dio che mi protegge,
L’esercito di Dio che mi salva
dai tranelli dei diavoli,
Dalle tentazioni del vizio,
Da chiunque mi voglia del male,
vicino e lontano,
Solo e nella moltitudine.
Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali,
Contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima
Contro le stregonerie di falsi profeti,
Contro le leggi nere del paganesimo,
Contro le leggi false degli eretici,
Contro la pratica dell’idolatria,
Contro i sortilegi di streghe e fabbri e maghi,
Contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo.
Cristo fammi da scudo oggi
Contro il veleno, contro il fuoco,
Contro l’annegamento, contro ogni ferita,
Così che io possa avere un’abbondanza di ricompense,
Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
Cristo in me, Cristo sotto di me, Cristo sopra di me,
Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra,
Cristo quando mi corico, Cristo quando mi siedo, Cristo quando mi alzo,
Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa,
Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me,
Cristo in ogni occhio che mi guarda,
Cristo in ogni orecchio che mi ascolta.
Io sorgo oggi
Grazie a una forza possente, l’invocazione della Trinità,
Alla fede nell’Essere Uno e Trino,
Alla confessione dell’unità
Del Creatore del Creato.”

(Questa poesia viene considerata posteriore all’VIII sec. D.C., e quindi successiva a San Patrizio. Tuttavia, tradizionalmente viene attribuita proprio al Santo).

Preghiera di ringraziamento per il pasto, attribuita a santa Brigida di Kildare.

“Vorrei un grande lago della birra migliore
Per il Re dei re.
Vorrei una tavola carica dei cibi più ghiotti
Per la famiglia del cielo.
Che la birra sia distillata dai frutti della fede,
E il cibo sia l’amore che perdona.
Vorrei accogliere i poveri al mio banchetto,
Perché essi sono figli di Dio.
Vorrei accogliere i malati al mio banchetto,
Perché essi sono la gioia di Dio.
Che i poveri siedano con Gesù nel posto più alto,
E i malati ballino con gli angeli.
Dio benedica i poveri, Dio benedica i malati,
E benedica la nostra razza umana.
Dio benedica il nostro cibo, Dio benedica le nostre bevande,
Abbraccia, o Dio, ogni casa.”

[ Articolo pubblicato il 06/03/06 e scritto da “Myrddin-Merlino” ]

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