Attorno alla figura di San Patrizio sono sorte famose leggende, come quella che narra il motivo dell’assenza dei serpenti in Irlanda, secondo la quale fu lui a cacciarli in mare.

Oppure quella del celeberrimo pozzo di San Patrizio, così chiamato perchè si dice custodisse un pozzo senza fondo, da cui si aprivano le porte del Purgatorio.
Era il pozzo dove andava a pregare San Patrizio, e si dice che tale pozzo fosse profondissimo e che portasse, dopo molteplici prove da superare, in un luogo di delizie e infine alle porte del Purgatorio. Significa una ricchezza senza limiti. Viene così denominata la pesca di beneficenza.
Ecco le informazioni che Claudia Di Fonzo fornisce al riguardo.
“Si narra che il monaco Patrizio, catturato dai pirati e trasportato in Irlanda, divenne l’apostolo di quelle genti. I “Chronica Hybernienses” raccontano come un giorno Cristo stesso avesse indicata a S. Patrizio, che nella “Vita Tertia” ha fama di eroe taumaturgo, una leggendaria caverna, un pozzo che la tradizione identifica nel lago Derg, o Lago Rosso nella contea del Donegal, attraversando il quale si può entrare nell’oltretomba: “De hoc quoque purgatorio et eius origine quod sequitur tradunt veteres historiae hybernienses””.
[Cfr. Giovanni Battista Baggi , S. Patrizio vescovo, apostolo taumaturgo dell’Irlanda, Bergamo, Soc. editr. S. Alessandro, 1928]
La storia del cavaliere irlandese Owain che si avventurò nella fessura indicata a suo tempo a Patrizio vescovo è raccontata da Matteo Paris nella rubrica dell’anno 1153 dei suoi Chronica maiora [Matthaei Parisiensis monachi Sancti Albani chronica maiora, edited by Henry Richards Luard, London, 1874, t. II, pp. 192-203: è qui raccontata molto esplicitamente la discesa del cavaliere Owen all’Inferno che Matteo di Parigi chiama Hoenus] e poi nel Tractatus de Purgatorio sancti Patricii di Henricus Saltereiensis, scritto tra il 1170 e il 1185 [St Patrick’s Purgatory, Two versions of Owayne Miles and the Vision of William of Stranton together with the long Text of the Tractatus De Purgatorio Sancti Patricii, edited by Robert Easting, The Early English Text Society, Oxford University Press, 1991, pp. 121-154 (testo) e pp. 236-254 (commento)].
La leggenda, nata in Irlanda [dall’Irlanda, ricordiamo, provengono tre delle maggiori e più popolari leggende di visioni: quella di Brandano, quella di Tundalo e quella del Purgatorio di S. Patrizio. Interessante il recente contributo di Dorothy Ann Bray, Allegory in the Navigatio sancti Brendani, in “Viator. Medieval and Renaissance Studies”, 26 (1995), pp. 1-10, nel quale si sottolinea la valenza allegorica di questo genere di racconti in relazione alla vita monastica delle comunità irlandesi dei secc. VIII-IX], ebbe diverse redazioni in diverse lingue, medio inglese, anglo-normanno, provenzale e antico francese e spagnolo.
Tutte raccontano la fondazione del Purgatorio e la visita che in esso fece il cavaliere Owain, come egli entrasse, dopo riti preliminari e penitenze, nella caverna, come fosse stato avvisato da uomini vestiti di bianco circa i tormenti che avrebbe incontrato, quali pene egli avrebbe sofferto prima di giungere al Paradiso Terrestre dal quale sarebbe rimasto fuori. Coloro ai quali veniva concesso di entrare nella misteriosa caverna situata in un’isola del lago Derg, a nord di Dublino, dovevano riferire esattamente, al loro ritorno, quanto avevano veduto e udito. La narrazione finiva agli atti dell’archivio dell’abbazia [Amaury Duval, Histoire littéraire de la France, T. XIX, p. 800], ma non uno di questi rendiconti è giunto fino a noi. Molte sono le versioni della leggenda e in diverse lingue.

Un’altra leggenda vuole inoltre che un giorno San Patrizio, di fronte ad una grande folla, spiegò ai suoi fedeli il mistero della Trinità sfogliando i petali di un trifoglio (tre foglie originanti da un unico stelo), pianta che divenne subito simbolo nazionale.
Correva l’anno 432 d.C, e quel giorno San Patrizio, grazie proprio al trifoglio, riuscì a convertire un antico Re pagano, Aengus, Re del Munster, facendo in modo che diventasse il primo sovrano cristiano dell’isola.
Questa conversione avvenne sulla rocca di Cashel, un luogo molto importante per gli irlandesi, come Tara, Croagh Patrick e molti altri luoghi legati alla figura del santo.
Da allora la tradizione vuole che tutti indossino il trifoglio d’Irlanda il 17 marzo, giorno di San Patrizio!
[ Articolo pubblicato il 06/03/06 e scritto da “Myrddin-Merlino” ]