Avebury: dopo Stonehenge, un altro affascinante e misterioso complesso Megalitico

A nord di Stonehenge sorge Avebury, uno straordinario santuario preistorico costituito da un tumulo, da una enorme fossa circolare e da un grande anello di 98 pietre che include due cerchi più piccoli di 30 pietre ciascuno ed altre pietre disposte in vari modi, e che simbolicamente rappresenta un serpente che attraversa il Disco del Sole.
Molti dei poderosi monoliti arrivano a pesare 40-60 tonnellate e hanno dimensioni maggiori delle abitazioni che formano il piccolo villaggio omonimo.
Le pietre, lasciate “grezze””, sono pietre del posto e provengono dalle vicine colline di Marlborough; attualmente ce ne sono solo 27, poiché molte di esse furono utilizzate per costruire il villaggio attuale che si è sviluppato all’interno del terrapieno. 

A primo impatto, la sua vista non lascia immediatamente impressionati come accade invece davanti alle pietre di Stonehenge, ma recenti scoperte hanno dimostrato che tale cerchio di pietre è stato costruito nel periodo neolitico, circa 3400-2600 a.C., e quindi almeno 1000 anni prima della stessa Stonehenge. È stato scoperto un “arco” di megaliti sepolti che una volta formavano parte del grande recinto di pietre; attualmente 15 di questi giacerebbero sepolti all’interno dell’area dei quadranti sud-est e nord-est del sito. Si ipotizza che la caduta ed il seppellimento delle pietre possa risalire ai secoli XIII e XIV, durante i quali i megaliti, visti come simboli pagani pericolosi per l’affermato cristianesimo, furono abbattuti ed occultati. Alcune pietre caratteristiche di questo sito sono: 

– la “Barber’s Stone” – “Pietra del Barbiere”, così definita perché in corrispondenza della stessa pietra fu rinvenuto lo scheletro di un uomo con accanto un paio di forbici; 

– la “Swindon Stone” (vedi foto a sinistra), forse la più grande di Avebury (del peso di circa 60 tonnellate); 

– la “Devil’s Chair” – “Sedia del Diavolo”, per la quale leggende del luogo gli attribuiscono poteri mistici come la possibilità di evocare il diavolo se si corre intorno ad essa per 100 volte in senso antiorario; 

– la “Repaired Stone” che è stata “ristrutturata” in una forma strana. 

Del paesaggio a nord, solo poche pietre sono ancora visibili; al centro era presente un trio di pietre molto grandi, di cui due sono ancora visibili e sono chiamate “The Cove”: queste pietre potrebbero essere state erette per prime, persino prima del cerchio grande.
Al centro del cerchio del sud vi era una pietra alta oltre 20 piedi, denominata “Obelisk”, già caduta nel XVIII secolo ed ora praticamente scomparsa.
Al cerchio centrale conducono maestosi viali pavimentati con enormi pietre, simili a volti umani: due viali, detti delle “Standing Stones” (Pietre Erette), partivano dall’anello principale. Solo uno di essi esiste ancora, il “West Kennet Avenue”, che era in origine lungo 2,5 km e collegava Avebury al piccolo cerchio di pietre chiamato “The Sanctuary on Overton Hill” (Santuario sulla Collina di Overton). 

Ad oggi non si conoscono le funzioni ed il significato di questo complesso megalitico, ma sicuramente non può trattarsi di un tumulo funerario, poiché sia gli scavi effettuati, sia i più moderni sondaggi elettronici non hanno rivelato la presenza di scheletri umani e di corredi funerari.
Si ipotizza, comunque, che gli antichi Druidi avessero fondato Avebury al fine di farne un “paesaggio sacro”, all’interno del quale compiere delle cerimonie rituali. Secondo alcuni studiosi, invece, sembra che la cultura celtica non abbia rappresentato altro che un “ponte” (chiaramente con le sue specificità socio-culturali) tra la cultura megalitica e quella greco-romana. In sostanza, i Celti, avrebbero traghettato le reminiscenze megalitiche in piena epoca storica.  

[ Articolo pubblicato il 23/05/06 e scritto da “Vyrgo” ]

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