L’ Irlanda delle Aran: Inis Oirr, o Inisheer

Il Connemara è, dopo la contea di Kerry, uno dei luoghi più suggestivi dell’ Irlanda, dove ancora si tramanda la tradizione della lingua gaelica irlandese e dove si fa dell’ accoglienza il proprio biglietto da visita. 
A ovest della città di Galway, ridente centro che sposa modernità e passato in un cocktail veramente piacevole, si trovano le tre isole Aran:InishmorInishmaan ed Inisheer. Delle tre, la meno visitata è indubbiamente la terza ed è di questa che vi voglio parlare. 

Inisheer (in gaelico, Inis Oirr) è un’ isola minuscola che si gira tranquillamente a piedi; le automobili sono rare, mentre si può incontrare il camioncino che porta i fusti della Guinness dalle barche al pub dell’ isola. 
Non ci sono siti archeologici da visitare, a parte le rovine di un castello del xv secolo che giace addormentato sulla cima della collina più alta, ma se volete trovare un posto dove raccogliere le vostre idee, fare schizzi naturalistici, scrivere una lettera ispirata… quest’ isola è il posto perfetto. Il silenzio è impressionante. Si sente soltanto il mare ed il chiacchierare dei pescatori, si può ancora percepire il respiro del vento. 

Sulla spiaggia vicino al molo, fra i currach rovesciati sulla sabbia, ci si può sedere e (se si è fortunati e pazienti) nelle sere tranquille le foche fanno capolino e vengono a vedere le facce attonite dei turisti. 
La sera, nel pub dell’ isola, fra una birra e l’altra c’è sempre chi tira fuori un violino, chi un organetto, chi un bodhràn… e a quel punto, chi sa cantare canti e chi non sa cantare ascolti e si diverta a guardare “the cràic”, ovvero la festa. 

Potete perdervi fra i campi, ascoltare la vostra voce interiore, camminare con la persona che amate o semplicemente approfittare di un raro momento di vera pace su quest’ isola. Se non siete “turisti classici”, vi consiglio di lasciar perdere la più grande delle tre isole Aran… e visitare la piccola, minuscola Inis Oirr dove fra una pinta ed un sorriso potreste trovare qualcosa di più. 
Anche le fate, chissà.

In pochi ti capiscono, mia piccola Isola. 
In pochi ti cercano. 
In te ritrovo la mia pace, le mie radici; tua è la mia voce quando canto di notti incantate dalle selkies. 
Sento ancora la tua sabbia fra le mie dita, sabbia che mi accoglieva, sabbia che mi carezzava e dava il benvenuto al marito dell’ ultima degli O’ Shea di Inis Oirr. 
Mi manchi, Inis Oirr… 
Mi manca il canto silenzioso del tuo tempo. 

Soffermati ad ascoltare; 
E’ il suono dell’ onda 
Che vide la tua mano 
Quando tu, bambino, 
Sognavi di fiabe lontane. 

Riesci a sentire 
Il passo degli elfi del mare? 
Ti osservano, 
E ridono 
Del tuo incerto passo.
” 

Lila
(da un mio messaggio sul forum di Celtic World)

[ Articolo pubblicato il 26/05/06 e scritto da “Lila_Banshee” ]

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