Torquis: il collare Celtico

I tipici collari celtici che indicavano l’alto rango sociale di chi li indossava erano chiamati “torques” (al singolare “torquis“); spesso questi persino le divinità erano raffigurate con questi collari al collo.

Si pressuppone avessero un significato religioso e magico, oltre ad evidenziare lo status della persona.

Il peso del torquis si aggirava intorno ai 750g e questo fa pensare che venisse indossato solo in occasioni particolari.

Era consuetudine che nel periodo di Hallstatt, in Europa, le persone di elevata classe sociale fossero inumati indossando per l’appunto i torques al collo; ci sono esempi come il principe sepolto a Hochdorf (nel VI sec. a.C.) e la principessa scoperta a Vix in Borgogna (inizialmente si credeva fosse un diadema, ma studi più recenti confermano che fosse un torquis).

Ci vengono conferme anche di autori classici che scrivono riguardo ai torques: tra tutti ricordiamo Dione Cassio affermando che la regina delgi Iceni Boudica indossava al collo un collare a tortiglione; e poi Strabone dice in generale che in Gallia era usanza esibire ornamenti aurei e torques al collo.

Possiamo elencare numerose opere artistiche che raffigurano sia uomini che divinità indossanti questi magnifici ornamenti: tra i più famosi come non menzionare il “Galata Morente” che ritrae un guerriero celtico nudo con il torquis al collo; opere preromane, come la stutua di Msecke Zehrovice del III sec. a.C. (in Rep. Ceca) indossano questi collari; molteplici sono le monete celtiche ritrovate su cui sono raffigurati i torques; tra le divinità ricordiamo il Mercurio celtico di Treviri, in questa pietra indossa il collare ed è raffigurato con Rosmerta, la sua consorte; nell’elenco delle divinità riscopriamo il dio-cinghiale di Euffigneix (Haaute-Marne) raffigurato su una pietra forse del I sec. a.C.; la statua del dio Antenociticus (un dio guerriero), trovato nel nord della Britannia, più precisamente a Benwell; c’è una raffigurazione della consorte del dio col martello celtico a East Stoke, nel Nottingamshire, anch’essa come tutte le altre indossa il collare; sia a Winchester (nel Hampshire) che a Naix (nel Meuse) sono state scoperte molte dee-madri indossanti i torques.

Addirittura Cernunnos, il dio-cervo appare spesso raffigurato con uno o più torques: a Parigi, su un monumento del I sec. d.C. ha un torquis che pende da ognuna delle sue due corna; in Val Camonica Cernunnos è rapprensentato su un’incisione del IV sec. a.C con due torques alle braccia; a Bouray (Seine-et-Oise) indossa un torquis; persino sul famosissimo Calderone di Gundestrup, il dio ha un torquis al collo e un altro stretto nella mano.

Rimanendo nel tema dei calderoni, su quello di Rynkeby, in Danimarca è ritratto un maschera in bronzo con un collare al collo.

I torques sono menzionati anche in alcuni racconti: nel Racconto di Culhwch e Olwen è descritto il collare d’oro di quest’ultimo e Giraldo Cambrese parla di un torquis d’oro adagiato sul fondo di un pozzo nel Pembrokeshire, a questo faceva la guardia un serpente che mordeva chi ne tentasse il furto.

[ Articolo pubblicato il 23/05/06 e scritto da “Robin1357” ]

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