Il calendario di Coligny

Nonostante l’attuale popolarità di un ipotetico Calendario degli Alberi di Graves, non si hanno prove certe atte a suggerire che i Celti dividessero l’anno in mesi degli alberi.

Abbiamo una sola prova dell’esistenza di un calendario celtico: il Calendario di Coligny gallico, scoperto nel 1897. Questo calendario risale all’incirca al primo secolo d.C. e consiste di una quantità di frammenti di bronzo incisi.

Sono state avanzate ipotesi sull’origine del Calendario di Coligny e una tra le più interessanti è quella di Monard che ipotizza che il calendario sia stato messo a punto da druidi desiderosi di preservare il distinto calendario celtico nel periodo in cui veniva introdotto il calendario giuliano.

Vediamo ora le caratteristiche significative che presenta il Calendario di Coligny: esso calcola il principio dei mesi dal plenilunio invece che dalla luna nuova (che è più difficile da stabilire) e tiene conto dei giorni intercalari con l’aggiunta di un tredicesimo mese. Con questo metodo alcuni anni avevano dodici mesi, altri tredici mesi. Ogni mese veniva diviso in due parti e questo suggerisce che il normale periodo di calcolo era la quindicina e non la settimana. Il Coligny dimostra che i druidi gallici seguivano un sistema di trent’anni  costituito da cinque cicli di 62 lunazioni e un ciclo di 61 lunazioni.

Un nuovo giorno è calcolato, in accordo con il generale costume celtico, da tramonto a tramonto (una notte e un giorno).

La lunghezza dei mesi è variabile secondo i cicli di lunazione, così che i giorni cadono uguali in ogni anno.

Vediamo ora i significati attribuiti ad ogni mese; essi trovano convalida nella realtà celtica e stagionale.

Samonios: ottobre/novembre; “caduta di semi”

Dumannios: novembre/dicembre; “le profondità più scure”

Riuros: dicembre/gennaio; “tempo freddo”

Anagantios: gennaio/febbraio; “tempo di stare in casa”

Ogronios: febbraio/marzo; “tempo di ghiaccio”

Cutios: marzo/aprile; “tempo dei venti”

Giamonios: aprile/maggio; “mostra di germogli”

Simivisonios: maggio/giugno; “tempo di lucentezza”

Equos: giugno/luglio; “tempo di cavalli”

Elembiuos: luglio/agosto; “tempo di reclami”

Edrinios: agosto/settembre; “tempo di arbitraggio”

Cantlos: settembre/ottobre; “tempo di canto”

Samonios si riferisce alla caduta delle noci e dei gusci in autunno; da novembre ad aprile i nomi dei mesi sono appropriati alla stagione mentre Giamonios si riferisce al germogliare dei semi, Simivisonios viene quando il sole è allo zenit e l’aria è particolarmente limpida, Equos è il periodo adatto per viaggiare e fare visite, Elembiuos è il periodo in cui le tribù si radunano per Lughnasadh e le fiere della mietitura, dove si combinano matrimoni e si presentano casi ai giudici, Edrinios è il tempo in cui le richieste sono esaminate e i giudizi dati, Cantlos infine è il mese in cui i poeti terminano il loro giro del paese e si sistemano in luoghi designati per svernare.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:

  • I Celti. Un’ antica tradizione europea (Matthews Caitlin)

 LINK DI APPROFONDIMENTO:

[ Articolo pubblicato il 30/07/08 e scritto da “FiresAtMidnight” ]


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