
In antichità gli Irlandesi portavano ai piedi quello che definiva la propria posizione sociale all’interno delle comunità. Questa differenza si mostra soprattutto negli stili e nei vari disegni di taglio in certe tipologie di calzature che sono state ritrovate nel corso dei secoli. Le prime calzature irlandesi erano costruite dal taglio di un unico pezzo di pelle (maiale, cervo, pecora, capra, cavallo, bue) e cucite con una giuntura utilizzando tendine o intestino di animale. In alcuni casi sono decorati con intreccio o con disegni intagliati direttamente sulla superficie della pelle, a volte con piccole aggiunte di pittura. Un certo numero di esempi di questo tipo di calzature sono stati trovati nelle paludi irlandesi.
Nella foto sotto un esempio di reperto del Dr. Lucas nel giornale della società archeologica di Louth (volumi XIII, 1956, p. 367). Questo tipo di calzatura è datata circa al 700-900 A.C. Dei primi calzari scozzesi invece sappiamo che sono stati fatti da pelle non conciata e che il pellame è stato piegato in su sopra il piede ed è stato cucito con una cordicella o tendine di animale.
Lukas, Tipo 2
Questo tipo di sandalo è fatto da un pezzo unico di pelle sottile ed ha “una linguetta” decorativa che si insinua anteriormente fin sopra la parte dove viene infilato il piede. Questa decorazione può arrivare fino a 5 centimetri di lunghezza. La cucitura è fatta con intestino o tendine di animale con punti molto fini. Il sandalo può essere coperto di disegni decorativi, compreso un certo numero di modelli geometrici incisi. Il tallone inoltre è decorato, spesso in un modo che riflette quello della linguetta.
Lukas, Tipo 2
Il disegno di questo sandalo è basato sul ritrovamento avvenuto a Ballymacomb, nella contea di Derry. Anche questo tipo di calzatura è fatta generalmente da un’unico pezzo di pelle sottile. Il filetto per la cucitura è generalmente dell’intestino o del tendine, con sottili strisce di cuoio per il tallone. Ci sono un certo numero di motivi decorativi che sono trovati incisi sui bordi.
Lucas, Tipo 3

Questo è il “sandalo della palude di Drumacoon“. È costituito da un pezzo unico di cuoio ed è cucito con un merletto largo 6-7 millimetri. La parte anteriore dovrebbe avere alcune grinze che si modellano sul piede. È molto simile ai sandali trovati in Scozia, come pure ad alcuni ritrovamenti nelle Isole Faeroe (tra l’Islanda e la Scozia).
Lucas, Tipo 4

Questo è il “sandalo di Ballyhagan” È un tipo di sandalo fatto generalmente da un pezzo unico di pellame greggio ed è cucito con un merletto largo 6-7 millimetri. Il tallone può avere un elemento separato che viene cucino con tendine di animale, mentre la chiusura sul piede avviene a mo’ di sacchetto.
Pampootie

Questo tipo di sandalo è fatto da un pezzo unico di pellame greggio di mucca che precedentemente è stato raschiato con una pietra piana e poi lavorato con il sale per una quindicina di giorni. Questi sono portati con il pellame sulla parte esterna e probabilmente erano farciti con fieno per renderli più caldi. Il modello più grezzo è quello rettangolare. Vi è una piccola tacca separata per il tallone. È stato portato tradizionalmente sulle isole di Aran nell’inizio del 20esimo secolo. Assomiglia fortemente “ad un Rivelin” trovato nelle isole Shetland e ha una forma del sandalo descritto in una lettera a Enrico VIII scritta nel 1542. Questo era chiamato anche Riwelingas, Rewylynys, Rowlingas, Rulyions, Rullions, Rivilin (nello Shetlands), Rivelins (in Scozia ed il Orkneys), Pampooties nelle isole di Aran, Pelle-Sko in Islanda, amd Cuaran dal gaelico in Irlanda.
Il sandalo Romano-Celtico

Probabilmente i continui scambi commerciali tra la odierna Inghilterra e l’Irlanda in antichità hanno mutato e contaminato lo stile delle calzature portate più comunemente, portando nuovi elementi come la “hobnailed”, la suola fissata occasionalmente. Particolarmente per il Romani questo stile di sandalo è molto utilizzato. Tra le modifiche notiamo effettivamente il progressivo innalzamento dei lati del sandalo che man mano cingono sempre di più anche la caviglia rendendo più stabile il piede.
Un’altro esempio di “Bog Shoes”

Secondo un ritrovamento avvenuto a Arnitlund Mose, nella penisola dello Jutland, questo tipo di calzatura è databile alla tarda età di ferro, grazie all’analisi del polline.
FONTI
Dunlevy, Mairead — Dress in Ireland, Holmes & Meiers Publishers, Inc. 1989.
Waterer, John W. — Leather Craftsmanship, Frederick A Praeger, Publishers. 1968
Carlson, I. Marc — Historical Shoe Designs/Number 1,
Hald, Margrethe — Primitive Shoes, The National Museum of Denmark. 1972.