Cormac

I Cormac furono la prima band ad essere pubblicata sul sito di CW. Gruppo di grandissimi musicisti supportarono sempre il nostro sito anche esibendosi a titolo gratuito al CW AID, grande concerto di Cernusco sul Naviglio (MI). Con la scomparsa dell’amico Luca Giacometti (Lukey-O) purtroppo i Cormac hanno smesso di esibirsi.

GRUPPO NON PIU’ ATTIVO IN QUESTA FORMAZIONE.
PAGINA DA CONSIDERARSI COME ARCHIVIO STORICO.

BIOGRAFIA
L’irish band Reggiano-Modenese nasce nel 1998 per iniziativa di Christian Rebecchi e Luca Giacometti i quali, usciti dai Mocogno Rovers (Irish Folk-Rock) decidono di tornare alle sonorità più tradizionali della musica irlandese creando una formazione che, al di la di mode, tendenze, o gusti passeggeri, si pone l’obiettivo di raccogliere e proporre l’essenza della musica celtica. Ai due si uniscono sin dal principio il flautista Matteo Ferrari ed il violinista Filippo Chieli, entrambi presenti nel disco d’esordio dei Mocogno Rovers “La Repubblica del Folk”.

La formazione non è “Irish” tout court: Chieli, Ferrari, Rebecchi, musicisti diplomati al conservatorio, hanno una preparazione di base classica, Giacometti è invece un autodidatta vicino alla musica popolare da più di 15 anni. Dopo aver vissuto il momento del primo folk irlandese “scatenato” (Pogues e Dubliners) ed il boom dell’Irlanda che ha investito turismo, letteratura, cinema e musica, i CORMAC hanno sentito l’esigenza di preservare la valenza culturale e storica della musica irlandese. Nel fare ciò i CORMAC hanno analizzato non solo i gruppi caposcuola (Planxty, Chieftains, De Dannan) ma anche quelli più recenti (Altan, Dervish, Deiseal, Lia Luachra) nonché le produzioni musicali più interessanti di cinema e teatro, che oltre ad ampliare il panorama del folk irlandese, ne forniscono un quadro d’insieme nella sua evoluzione.

L’intento è quello di far conoscere ed apprezzare al pubblico il meglio della musica d’Irlanda e del folk celtico, portando sul palco canzoni d’amore e di guerra, gighe, reel scatenati, arie barocche, marce, ballate d’esilio e da osteria. Particolare cura viene data agli aspetti tecnici, stilistici, agli arrangiamenti ed alla ricerca dei brani.

FORMAZIONE

Filippo Chieli (Viola e Violino) diplomato in Viola, collabora da diversi anni con l’orchestra regionale “Arturo Toscanini”, ed è attivo in Italia ed all’estero con una intensa attività didattica e concertistica, a livello locale ha collaborato con gruppi quali Modena City Ramblers Mocogno Rovers e Irish Trio approfondendo la tecnica e lo stile irlandese.

Luca Giacometti (Chitarra, Mandolino, Mandola, Banjo, Voce) genovese di nascita ma Irlandese d’adozione, ha vissuto per diverso tempo in Inghilterra e Irlanda, dove ha suonato in numerosissime sessions e gruppi locali. Ritornato in Italia si è unito ai Mocogno Rovers, vero menestrello del Folk, profondamente legato ai cantautori della propria terra d’origine, è colui che apporta un puntuale studio sullo stile e sulle tecniche d’esecuzione per ricreare le tipiche atmosfere celtiche.

Christian Rebecchi (Chitarra, Tin Wistle, Bodhran) diplomato in Tromba presso il conservatorio di Mantova, appassionato di musica folk, ha approfondito stili e generi dell’Emilia Popolare, interpretando con diverse formazioni locali canti e ritmi di danza. Si unisce ai Mocogno Rovers fin dalle loro origini suonando in alcuni dei più prestigiosi locali del nord Italia e registrando con loro il CD “La Repubblica del Folk”.

Matteo Ferrari (Flauto Traverso) diplomato in Flauto presso il conservatorio di Mantova, ha approfondito lo studio con i più prestigiosi professori d’orchestra con i quali tuttora collabora ed alterna l’intensa attività concertistica -sia come solista che in formazioni da camera e in orchestra- con l’insegnamento. Dall’amicizia con Christian Rebecchi, conosce il folk irlandese ed approfondisce la tecnica, lo stile ed il modo di interpretarlo.

Luogo di provenienza: REGGIO EMILIA/MODENA

Cormac: “Cormac”
(2001 – autoprodotto)

DISCOGRAFIA
1 – Mist on the Mountain / Paddy Taylor 5.45
2 – Two Black Russians 3.36
3 – Who Are You? 4.18
4 – Breton Set 3.11
5 – Polkas 3.16
6 – Shetland Reel 2.46
7 – Sligo Jig / Altan’s Reel 3.00
8 – The Maid Who Sod Her Barley 2.40
9 – Chronos Reel / Reel Around the Sun 3.54

Quello che ci hanno raccontato i Cormac … :

Il disco è stato realizzato a tempo di record, vale in una sola serata, nei locali della mitica Banda di Sassuolo (MO) e in presa diretta.
Il mixaggio l’abbiamo fatto in un’altra serata sulle colline modenesi fra dolci, grappe extravecchie, sigari cubani …

I brani raccolti nel CD sono un po’ quelli che ad oggi abbiamo portato in giro e cercano di rappresentare il “percorso” che abbiamo fatto dal ’98 ad oggi. Ed è evidente che tra le polche, shetland reel, le stesse bretoni e… pezzi quali mist on the mountain, 2 black russians e chronos reel, c’è uno spazio temporal-musicale piuttosto notevole.

Breve guida all’ascolto:

Mist on the Mountain proviene dalla colonna sonora del suggestivo film-favola “Il segreto dell’isola di Roan” del 1996, dal romanzo di Rosalie K.Frey, diretto da John Sayles.

Cormac – Mist on the Mountain / Paddy Taylor

Two Black Russians è un aria lenta scritta dai giovanissimi Lia Luachra, già in Italia a Trigallia di qualche anno fa. Nonostante il titolo “inquietante” pare si tratti, come hanno spiegato loro stessi, del nome di un cocktail che li ha ispirati durante una loro tourneé in Russia.

Chronos Reel e Reel Around the Sun provengono dallo spettacolo “Riverdance”, quella kermesse musical-danzettistico-teatrale che ha girato e gira in mondo con il suo “esercito” da artisti e ballerini al seguito. Ci è piaciuta subito per la freschezza e la novità degli arrangiamenti, perché veramente “rompevano” con tutto quello che era stato fatto fino ad allora. In questo caso la sfida più grossa è stata quella di trasportare un pezzo scritto per orchestra in uno che rendesse anche per un quartetto: a noi il risultato non è dispiaciuto; e anche in Irlanda (quest’estate) il pezzo è piaciuto parecchio.

Cormac – Chronos Reel / Reel Around the Sun

L’accompagnamento di Sligo Jig, pur trattandosi di un classico tradizionale, ce lo siamo un po’ inventati noi, in quanto proveniva da una (pessima) registrazione di Christian fatta in un pub di Sligo. Per cui ci siamo sbizzarriti un po’ con quello che ci passava per la testa. L’abbiamo chiamato così in quanto non sappiamo il vero nome. Idem con Altan’s Reel: non sappiamo come diavolo si chiami (anche perché gli stessi Altan non si sono degnati di scriverlo!!! grrrr). Ma era così bello … che non potevamo rinunciarci!

Suoniamo in accordatura classica e aperta (la mitica DADGAD).

Cormac – South Wind / Mason’s Apron
Cormac – Breton Set

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